martedì 12 febbraio 2008

Tortuga

La notte della navigazione da blanquilla a tortuga è stata testimone di una delle più combattute competizioni veliche della storia!

Partiti allo scoccare della mezzanotte con poco vento, nicolandra e kudra lentamente si lasciano portare verso sud-ovest con genoa e randa con una mano di terzaroli (dettata dalla prudenza), kudra, come sempre, apre la via e le sue luci brillano a ore 2 per alcune ore finchè, all'aumentare del vento, decidiamo di issare la mezzana; nicolandra ringrazia ed accelera, peter (il timone a vento) dà il meglio di sé e, piano piano, ci avviciniamo all'avversario ed infine passiamo a condurre la corsa tra lo stupore generale (di quelli che erano svegli)!A nulla vale per kudra togliere la mano alla randa, restiamo davanti e la meta si avvicina; allo spuntar dell'alba il colpo di scena: grazie ad un equipaggio numeroso e ben addestrato (fabio e camilla), kudra issa lo spi!

Con questa vela la distanza tra le due barche diminuisce inesorabilmente finchè, a poche miglia da punta delgada, avviene il sorpasso...kudra entra a tortuga da vincitrice ma la vecchia nicolandra si è battuta come un leone!

Alla fine tutti soddisfatti e si festeggia con un barracuda appena pescato.

Tortuga è da vedere, playa caldera, dove abbiamo dato ancora il primo giorno, è la più frequentata, sul lato sopravento della lunghissima spiaggia si apre una laguna creata da numerosi reef sulla quale si affacciano alcune baracche, un rancho minimale e l'aeroporto con la sua pista di sabbia compatta per gli aerei privati dei ricconi venezuelani.

Il giorno dopo si salpa e si va a dare fondo a cayo herradura.

Un semicerchio di sabbia bianca protetta dal reef con, da una parte il faro e la piccola comunità di pescatori, dall'altra la spiaggia che si prolunga con una linea semiaffiorante sulla quale si incontrano le onde esterne ed interne, uno spettacolo, un'immagine irreale; all'esterno, tra la spiaggia ed il reef, un acquario, il tutto a nostra disposizione

L'atmosfera, sotto il sole implacabile, è stata definita “bleached and baked”, la sabbia abbaglia e l'acqua brilla con le sue trasparenze...caraibi...

Qui volano i giorni, è il posto dove vorresti portare tutti quelli a cui vuoi bene per condividere la bellezza e la magia del luogo. Esagerato? Forse si, ma resta assolutamente un posto da vedere!

La partenza da questo piccolo paradiso è audace, dopo aver preventivamente scandagliato l'uscita, infatti, si parte di notte tra i reef!

Tutto bene e si procede tranquilli diretti verso la “civiltà”, verso la costa, verso puerto la cruz.


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa e' la "puntata" che mi ha fatto piu' male. Buon proseguimeno.

Anonimo ha detto...

viste le foto attendo un invito a breve.....ciao e fate i bravi....

Anonimo ha detto...

Capperi Monica......
ho scoperto solo oggi il vostro Blog.... non ho parole!!!!!
direi che confrontando la tua triste scrivania vuota con i luoghi dove sei ora..... beh non c'è molto da aggiungere!!!
Immagino che anche lo "sress" di vita adesso sia migliorato o no???
Complimenti per le belle foto e in bocca la lupo per il proseguo del viaggio....

un abbraccio a te e un saluto ad Ale

Ciao Andrea Ago

Anonimo ha detto...

.... concordo pienamente con Avesao... e aggiungo.... Fate Schifo...! Forza ragazzi e buon vento..!